L’apparenza inganna

"Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze." (Oscar Wilde)

Per creare un mosaico, come scrivevo nell’articolo precedente, è importante avere un bozzetto stampato o disegnato, tuttavia si può decidere di creare una composizione astratta e più che altro materica.
In tutti i casi il mosaico sempre più spesso è arricchito con materiali “alternativi” di varie qualità e caratteristiche.
Questa ricerca è dettata dalla voglia di rendere ancora più interessante l’opera, facendo avvicinare lo spettatore e meravigliandolo con dettagli non convenzionali, tutto inizia per gioco, ma andando avanti nella sperimentazione diventa quasi essenziale uscire dalle righe.

Si potrebbe pensare che questo “giochetto” è anche dettato dal fatto di usare meno materiale vetroso e quindi costoso, ma allo stesso tempo rendere il tutto ancora più unico, irripetibile ed originale.
I vetri veneziani, “smalti”, hanno infinite sfumature cromatiche, anche se, il colore puro del magenta e di tutti i suoi simili, molto tendenti al fucsia non possono essere creati con il vetro e non si trovano in natura, quindi, quando serve questo determinato colore il mosaicista è obbligato a trovare un altro metodo, di solito per risolvere questo problema si usano dei materiali artificiali come resine che tramite reazione chimica si induriscono aggiungendo dei pigmenti per dare il colore che si necessita.

Le forme naturali del legno, manipolazioni del vetro e metallo molto spesso rendono il pezzetto stesso talmente interessante da renderlo un soggetto da abbinare materiali classici che compongono fondi o suddivisioni di spazi.
Sembra un lavoro molto semplice, così raccontato, ma in realtà l’equilibrio che si crea tra materiale alternativo e classico è determinate per decretare l’opera artistica o grossolana.
Lo studio della composizione cromatica e della materia, che rendano tutto omogeneo e ad una rapida occhiata una superficie mosaicata, quando poi ci si avvicina, e ci si sofferma, rendendosi conto che si possono trovare insospettabili oggetti o materiali spesso ci diverte , rendendoci curiosi e appassionati per l’opera in questione.
Questo è il bello della sperimentazione e gusto personale.

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